Ricerca Visiva

Prof.ssa Clizia Moradei (clizia.moradei@...)

Diploma accademico di I Livello in Design (AA: 2025-2026)
Settore artistico-disciplinare: ISME/03
CFA: 8
Anno: 1 - Primo e secondo semestre
Ore settimanali: 4

Obiettivi formativi

Il corso di Ricerca visiva è indirizzato a orientare gli studenti nel mondo delle immagini, considerate come simboli, allegorie o metafore della realtà. L’obiettivo del corso è incoraggiare il superamento del livello primario di osservazione fornendo gli strumenti e nutrendo l’evolversi di un pensiero visivo critico e creativo, capace di ideare nuovi concetti formali. Dalle basi storico-teoriche utili a inquadrare la disciplina s’intende attualizzarla osservando le pratiche contemporanee, influenzate dall’affermarsi di una cultura visuale digitale. Tale fenomeno genera una continua trasformazione della realtà e degli immaginari a essa legati, strettamente connessi a fattori di tipo sociale, antropologico, culturale e tecnologico, mettendo in luce un rapporto mutevole tra contenuto, rappresentazione e processi di fruizione che impone di sperimentare esperienze trasversali. Per questo durante il corso sarà proposto un approccio interdisciplinare e di tipo teorico-pratico, intrecciando contributi ed esercitazioni legate alla composizione grafica, alle arti visive e multimediali (video e fotografia), alla performance. Compatibilmente con il piano di studi, alcune delle attività potranno perciò essere sviluppate in collaborazione con altre discipline. Le diverse attività permetteranno agli studenti di acquisire consapevolezza critico-interpretativa e rafforzare la propria sensibilità estetica e creativo-progettuale.

Contenuti del corso

Ricerca visiva è la disciplina che indaga il mondo delle immagini e ha come scopo principale lo studio del rapporto tra percezione (informazioni) e pensiero (elaborazione) integrate nell’atto cognitivo. Nonostante i primi filosofi greci avessero sostenuto che «l’anima non pensa mai senza un’immagine» (Aristotele), la tradizione dal Medioevo al razionalismo del XVII-XVIII secolo ha sempre distinto in potere inferiore della percezione e potere superiore del ragionamento. Tentando di livellare tale discriminazione con una personale interpretazione della psicologia della Gestalt, tra gli anni ‘50 e ‘60 Arnheim (2008) costruisce la propria visione di intelligenza della percezione che salda immaginazione e conoscenza. Nell'arco del corso sarà illustrato tale modello proposto dall’autore attraverso la presentazione delle dieci categorie percettive (equilibrio, configurazione, forma, sviluppo, spazio, luce, colore, movimento, tensione, espressione), congiuntamente a quattordici categorie interpretative (raccolte in: Classiche, Moderne, Contemporanee). Arnheim indaga le suddette categorie con particolare riferimento al carattere riproduttivo delle discipline audiovisive, spiegando come la riproduzione parziale che un’immagine fornisce del reale sia il carattere determinante nel lasciare spazio libero alle scelte creative, rendendo di fatto possibile l’espressione artistica. Tali categorie saranno studiate e rielaborate da parte degli studenti mediante apposite esercitazioni scritto-grafiche e video. Nel corso troveranno inoltre spazio alcune nozioni di estetica filosofica, supportate da specifici casi di studio, utili a descrivere il panorama contemporaneo: le varie forme di Appropriation Art e le pratiche di postproduzione visuale. Pratiche che, alimentando il caos della cultura globale di cui scrive Bourriaud (2005), offrono la possibilità di reagire all’iperinformazione rendendo sempre più labile il confine tra autorialità e collettività. L’esperienza visuale di oggi è, infatti, sempre più interconnessa alla vita e influenza produzione, distribuzione e consumazione di contenuti visivi. Perciò sarà indispensabile contestualizzare questo fenomeno nell’ambito delle ricerche sulla cultura visuale (Rampley, 2005), oltre a riflettere sull’avvento e il ruolo dell’intelligenza artificiale. Per approfondire la storia e le principali teorie del colore si farà riferimento al testo di Brusatin (1999) coadiuvato dal più recente testo di Falcinelli (2017), in cui il colore è relazionato al suo significato informativo e alla costruzione sociale che assume mediato dalla comunicazione. Il corso prevedrà almeno un seminario con un ospite esterno e almeno una visita presso studi di design, mostre, musei, archivi o collezioni private.

Esercitazioni e verifiche

Videominuto – esercitazione oggetto di valutazione intermedia (20%) Realizzazione individuale o preferibilmente di gruppo di un breve video riferito a una personale selezione delle categorie interpretative. Il video andrà elaborato a partire da una mappa concettuale, documentato con uno pseudo storyboard e successivamente presentato mediante una brochure (stampata) corredata da un’analisi critica.

Contenuti dell'esame ed elaborati richiesti

Per l'esame è prevista la consegna dei seguenti elaborati: Book delle categorie percettive (incluso Parlargiocando) e Metaprogetto. Inoltre, in sede d'esame potranno essere poste dalla commissione domande generiche circa i contenuti teorici presentati all’interno delle lezioni. Book delle categorie percettive – esercitazioni in itinere Book individuale contenente le sperimentazioni riferite alle categorie percettive di tipo grafico e scritto (Parlargiocando), da presentare all’esame in formato preferibilmente cartaceo. Può essere realizzato come elaborato unico oppure presentando il Parlagiocando separatamente. Metaprogetto – progetto conclusivo Esperienza autonoma di lavoro conclusivo del corso, riferito a una personale selezione delle categorie percettive e/o interpretative. Si tratta di un personale itinerario comunicativo da svolgere nel settore progettuale d’interesse e maggior competenza – purché inerente a un tema chiaro e preciso individuato preliminarmente: design del prodotto, moda, fotografia, grafica, linguaggi audiovisivi o multimediali, letteratura, performance, altri. Il Metaprogetto potrà avere una forma a scelta tra video, zine, fumetto, oggetto, gioco, capsule collection, video-performance, altre.

Criteri e modalità di valutazione

La valutazione finale si baserà sulla prova intermedia, sugli elaborati consegnati a fine corso e sulla presentazione in sede d’esame. Nonché sulla partecipazione alle discussioni in classe, sulle esercitazioni svolte in aula, sull’impegno ed evoluzione dimostrati lungo tutto il corso. I principali criteri di riferimento saranno: - capacità di analisi visiva: consapevolezza critica e padronanza degli strumenti affrontati; - originalità e autonomia del linguaggio espressivo; - qualità, completezza e complessità delle esercitazioni; - chiarezza espositiva, uso appropriato del linguaggio disciplinare e cura delle presentazioni; - partecipazione attiva durante lezioni e revisioni; - rispetto delle scadenze e puntualità nelle consegne.

Bibliografia

Bibliografia consigliata: Arnheim, Rudolf. Arte e percezione visiva. Feltrinelli, 2008. Bourriaud, Nicolas. Postproduction. Come l'arte riprogramma il mondo. Postmedia Books, 2005. Brusatin, Manlio. Storia dei colori. Einaudi, 1999. Falcinelli, Riccardo. Cromorama. Come il colore ha cambiato il nostro sguardo. Einaudi, 2017. Munari, Bruno. Design e comunicazione visiva. Laterza, 2023. Rampley, Matthew (a cura di). Exploring Visual Culture. Definitions, concepts, contexts. Edinburgh University Press, 2005. Pierantoni, Ruggero. L’occhio e l’idea. Fisiologia e storia della visione. Bollati Boringhieri, 1981.