Storia e Critica del Design

Prof.ssa Francesca Picchi (francesca.picchi@...)

Diploma accademico di I Livello in Design (AA: 2023-2024)
Settore artistico-disciplinare: ISSC/01
CFA: 4
Anno: A scelta - Primo semestre
Ore settimanali: 4

Obiettivi formativi

Il corso si propone di predisporre a una lettura critica degli oggetti in relazione al contesto sociale, culturale, materiale, industriale e produttivo; l’obiettivo è quello di fornire strumenti utili alla progettazione. Il corso intende approfondire l’attitudine umanistica del design e affrontarne la storia attraverso il lavoro dei maestri: Gio Ponti, Charles e Ray Eames, Franco Albini, Ettore Sottsass, Achille e Pier Giacomo Castiglioni, Bruno Munari, Marco Zanuso, Enzo Mari, Vico Magistretti, Gaetano Pesce e i gruppi radicali della scena fiorentina fra cui Archizoom e Superstudio. ln questo senso, il lavoro dei maestri del design è studiato cercando di riannodare i fili che legano i pensieri alle condizioni e ai contesti in cui i singoli progetti prendono forma. In quest’ottica, l’approccio autoriale e biografico facilita la lettura dell’evoluzione personale e della storia di ogni singolo progetto nella relazione inestricabile con gli aspetti culturali in cui è immerso, aiuta inoltre ad avvicinarsi alla comprensione del metodo di lavoro messo a punto da ogni singolo autore. Con particolare riguardo sarà analizzata la produzione della generazione dei maestri italiani impegnati ad accompagnare il processo di industrializzazione del Paese nel passaggio, nell’arco di pochi decenni, da un’economia agricola e artigianale ad una industriale: in questo senso si affronterà la vicenda umana, creativa e intellettuale di una generazione di giovani progettisti, calati in una cultura permeata dall’architettura, dall’arte, dall’artigianato e dalle nuove tecnologie, con il design al centro della relazione con il tessuto sociale e industriale. Particolare attenzione è posta alle tematiche Radical investigate dai gruppi fiorentini, in anni in cui l’attitudine dialettica del design italiano si è espressa con grande forza e potere immaginativo.

Contenuti del corso

Nella costante tensione tra ansia di progresso ed eredità classica, il lavoro dei maestri del design permette di comprendere le condizioni che hanno segnato la ricerca formale e l’approccio al progetto nel susseguirsi dei temi trattati: il dopoguerra, l’industrializzazione e la trasformazione sociale e tecnologica, l’innesto di nuovi linguaggi sulla tradizione delle avanguardie del Novecento, la contestazione giovanile, i limiti della poetica funzionalista, il delinearsi di un “paesaggio elettronico”, la reazione postmoderna, la reazione alle logiche del consumo, la progressiva internazionalizzazione e globalizzazione delle dinamiche produttive e formali. Accanto alla generazione dei maestri si analizzerà il dialogo con la nuova generazione di progettisti del panorama internazionale nel costante dialogo con il tessuto produttivo italiano in un orizzonte in continua evoluzione. •  L’attitudine umanistica del design italiano. Autonomia: il rapporto tra designer e industria nel modello stabilito da Ettore Sottsass con Olivetti. Sperimentazione: il caso del Centro Ricerche Cassina e la ricerca quale condizione del progetto nel lavoro di Gaetano Pesce. Lavoro manuale quale forma di conoscenza: la manifattura come modello di partecipazione collettiva nei progetti di Enzo Mari. •  Gio Ponti: la conversazione classica e la modernità al confronto con la tradizione. •  Charles e Ray Eames, la sperimentazione con il compensato stampato quale modello di approccio sperimentale al progetto. •  Marco Zanuso: esercizi progettuali per addomesticare la tecnologia. •  Achille e Pier Giacomo Castiglioni: il “ready-made” e la poetica dell’oggetto anonimo quale espressione di una forma dell’utile. •  Vico Magistretti: l’eleganza formale dell’approccio concettuale. •  Enzo Mari e il lavoro “fatto a mano” quale forma di cultura e processo di conoscenza. •  Bruno Munari, da cosa nasce cosa. •  Ettore Sottsass: l’innesto di nuovi linguaggi sulla tradizione delle avanguardie del Novecento e il processo formale quale montaggio di elementi diversi. Memphis e il Postmoderno: la reazione anti-funzionalista e la scomposizione dell’oggetto nei suoi elementi primari. •  Radical Design (Archizoom, Superstudio, UFO, Gianni Pettena, Ugo La Pietra...): tecniche di “decondizionamento” e azioni di gruppo.

Contenuti dell'esame ed elaborati richiesti

L’esame prevede una verifica dell’apprendimento dei contenuti del corso, e nello stesso tempo della capacità sia di sviluppare una ricerca su un tema specifico, sia di comunicarne i risultati in modo efficace. Consiste quindi in una relazione concepita come una comunicazione su un tema trattato nel corso o ad esso riconducibile. Gli studenti scelgono e concordano con il docente un tema e lo presentano con i media che ritengono più aderenti ai propri interessi.

Criteri e modalità di valutazione

La valutazione terrà conto della conoscenza dei temi trattati, della capacità di critica e di sintesi.

Bibliografia

Andrea Branzi, Una generazione esagerata, Baldini e Castoldi, 2004 Bruno Munari, Da cosa nasce cosa. Appunti per una metodologia progettuale, 1981 Laterza Bari Enzo Mari, 25 modi per piantare un chiodo, Mondadori 2011 Sergio Polano, Achille Castiglioni: Opera Completa, Electa 2001 Ettore Sottsass, Scritti, Neri Pozza 2002