Basic Design 1

Francesco Fumelli (francesco.fumelli@...)

Diploma accademico di I Livello in Design (AA: 2023-2024)
Settore artistico-disciplinare: ISME/02
CFA: 8
Anno: 1 - Primo semestre
Ore settimanali: 8

Obiettivi formativi

L'origine dei corsi di Basic è riconducibile al corso propedeutico "vorkurs" del Bauhaus (1919-1935) e al "grundkurs" della Hoschule fur Gestaltung (HfG) di Ulm (1954-1960); due esperienze caratterizzate da un'elevata tensione culturale e da continue innovazioni didattiche. Mentre nell'esperienza del Bauhaus il corso propedeutico era fondato su un'immediatezza espressiva di matrice espressionista prima (Itten) e costruttivista poi (Moholy-Nagy e Albers), a Ulm gli esercizi di composizione relativi al corso di base privilegiavano un approccio razionale di impronta scientifica. Questo soprattutto dopo il 1957 quando la direzione dell'istituto fu assunta da Tomas Maldonado. Queste due esperienze hanno avuto una forte influenza sullo sviluppo della formazione nel settore della progettazione e in particolare nel definire una vera e propria "epistemologia" della didattica del design. Fu soprattutto l'esperienza della HfG a connotare i corsi di basic negli anni sessanta costantemente caratterizzati da un atteggiamento che, partendo dai presupposti scientifici della Psicologia della Gestalt e della geometria euclidea, ha fondato sul metodo scientifico la propria sostanza applicativa e ideologica, e ha fatto della geometria il suo principale strumento operativo e linguaggio estetico. Un’impostazione, questa, che sebbene abbia avuto un ruolo essenziale per lo sviluppo della didattica del design ha mostrato alcuni limiti perché eccessivamente orientata ad un approccio “geometrico/razionale”. In Italia un importante contributo è venuto da Attilio Marcolli alla fine degli anni settanta con i suoi corsi di Educazione alla visione. Un’innovativa esperienza didattica alla quale lo stesso Marcolli ha dato visibilità e diffusione attraverso due libri “Teoria del Campo” e “Teoria del campo 2”, editi da Bompiani, nei quali sono stati raccolti gli argomenti e i risultati dei corsi da lui coordinati presso gli ISA di Cantù e di Monza. I corsi della HfG di Ulm ebbero una evidente influenza sullo sviluppo dei corsi propedeutici presenti nei Corsi Superiori di Disegno Industriale (CSDI) da cui derivano gli ISIA. Partendo da queste esperienze il corso di Basic design sviluppato all'ISIA di Firenze è indirizzato verso una didattica in cui si associa al rigore della ricerca scientifica, un approccio orientato ad interpretare la “forma” come un sistema di articolate relazioni che lo studente individua attraverso una attività di sperimentazione. Un corso quindi basato sostanzialmente su una attività di ricerca, dove le esperienze creative sono funzionali alla comprensione di quei concetti che sono alla base delle “configurazioni” spaziali. Tutto questo con il fine di fornire agli studenti quegli strumenti, concettuali e operativi, che sono a lui indispensabili nella successiva attività didattica, in particolare nei corsi di progettazione

Contenuti del corso

Il settore disciplinare comprende i diversi aspetti della metaprogettazione, intesa quale ambito didattico fondamentale della formazione nel settore del design. Sono affrontati in forma teorica e sperimentale gli aspetti relativi alla morfogenesi di entità formali, di strutture e insiemi spaziali, considerando anche le proprietà dei materiali, del colore e della luce. Il settore analizza le diverse metodologie e al rigore della ricerca scientifica, associa percorsi di sperimentazione fondati sulla interdisciplinarità. L’obiettivo formativo, peculiare del settore, è l’acquisizione di capacità di controllo figurativo degli insiemi formali e lo sviluppo di una creatività intesa sia come capacità ad elaborare in forma originale processi logico-deduttivi, sia come attitudine a gestire sistemi complessi non interamente razionalizzabili. Le conoscenze e le metodologie acquisite hanno il compito di sviluppare adeguate capacità e attitudini alla comprensione del portato formale, funzionale e semantico delle immagini e degli oggetti. Gli studi di questo settore si configurano come strumenti concettuali e operativi fondamentali per una formazione propedeutica al design.

Esercitazioni e verifiche

Esercitazioni preliminari propedeutiche (non necessariamente in questo ordine) Si tratta di esercitazioni di carattere propedeutico tese ad acquisire e finalizzare le competenze legate alla capacità di liberare la creatività e alle regole di base della composizione bidimensionale. Tali esercitazioni sono svolte (tutte o alcune) durante il 1 semestre a seguito di lezioni teoriche specifiche. - Tangram (le basi della composizione per moduli) - Influenzamento ordine di lettura (composizione e visione) - La coperta di Linus (creatività personale) - Impaginato dall’elica alla Vespa (composizione e gabbie compositive) - Progetto di una copertina di un libro (composizione e gabbie compositive) - Type Specimen (conoscenza e valorizzazione caratteri) Esercitazioni del corso Esercitazione n°1 Marchi e logotipi esercitazione principale del 1 semestre Partendo da forme geometriche semplici e utilizzando le matrici e strutture geometriche si realizzino quattro diversi "loghi” Esercitazione n° 2 Immagine coordinata Lo studente dovrà proporre un’immagine grafica coordinata utilizzando uno dei loghi progettati nella precedente esercitazione; questa dovrà essere realizzata sempre sulla base di matrici geometriche e applicando le regole compositive studiate. La proposta grafica sarà così articolata e dovrà contenere come minimo: Esercitazione n°3 Il libro - rivista del corso Progettazione e realizzazione di un prodotto grafico “rivista” o “libro” impaginato digitalmente che documenti tutti gli elaborati del corso di "basic design 1 e 2" (una rivista complessiva o due distinte per i due semestri). Per gli studenti che intendono sostenere gli esami di basic 1 e 2 in due diverse sessioni, la “rivista” dovrà essere concepita in due volumi: nel primo saranno inserite le esercitazioni realizzate nel primo semestre, nel secondo le esercitazioni svolte nel corso di basic design 2 nel secondo semestre. Chi sostiene gli esami di basic 1 e 2 in una stessa sessione potrà presentare un unico prodotto grafico che contenga tutte le esercitazioni. L’esercitazione n° 3 prevede le seguenti fasi che dovranno essere documentate all’interno della stessa rivista in specifici capitoli.

Contenuti dell'esame ed elaborati richiesti

Al termine del primo semestre è possibile sostenere BASIC 1 e nelle sessioni successive è possibile sostenere sia BASIC 1 che BASIC 2. L’esame consiste nella presentazione da parte del candidato delle esercitazioni riportate in questo programma, che dovranno essere illustrate e motivate alla commissione d’esame, uno dei due volumi 1 o 2 (a scelta del candidato) dovrà essere presentato stampato. Entrambi andranno caricati in PDF su Classroom. Sulle procedure, i contenuti e su quanto svolto in aula - come sulle lezioni teoriche - potranno essere poste dalla commissione domande generiche in sede di esame.

Criteri e modalità di valutazione

Nessun test preliminare, valutazione sulle esercitazioni inserite nel contesto della rivista (esercitazione finale) possibili domande sul modus operandi e sui criteri e tecniche usate nelle esercitazioni e nell'impaginato finale.

Bibliografia

Durante il corso verranno fornite dispense testuali e lezioni in formato PDF. In aggiunta a queste si consiglia la lettura dei seguenti volumi: Francesco Fumelli –“ Appunti di Basic Design” Gangemi Editore 2020 Domitilla Dardi, Vanni Pasca – “Manuale di Storia del Design “ Silvana Editore 2019 Riccardo Falcinelli – “Guardare, pensare, progettare. Neuroscienze per il design” Stampa Alternativa 2011 Abate – De Martino – “La morfologia del prodotto industriale. Le componenti pratico-funzionali della forma del prodotto industriale” Gangemi Editore 2021 Isabelle Jarrige – “Kirigami” ed. De Vecchi 2009 Paul Jackson – “Cut and Fold Techniques for Pop-Up Designs” Laurence King Pub 2014